Utilizzare Twitter per gestire il rapporto con i clienti in hosting

Più volte abbiamo parlato della necessità, per qualsiasi azienda di questo settore, di fare marketing utilizzando strumenti come i blog, i forum o i social networks. Per i primi, i blog, molti hosting provider italiani hanno intrapreso la giusta via e devo dire che alcuni di quelli che ho visto da vicino danno anche soddisfazioni! Purtroppo, in Italia, le compagnie non sono così aperte a questi esperimenti come altrove e spesso nel blog trovate semplici comunicati formali, niente di paragonabile a qualche blog estero, come The Inner Layer per intenderci.
Ultimamente penso che ci siano però più possibilità per tenersi in contatto con i propri clienti o semplicemente far conoscere la propria compagnia. Qualche compagnia ha già provato con Facebook, molti altri hanno intrapreso l'utilizzo, con successo, di Twitter. In Italia non è molto diffuso (c'è chi dice che sia il prossimo Facebook per l'Italia) ma all'estero è sicuramente un fenomeno di rilievo, soprattutto negli USA. Sono diverse le compagnie che utilizzano oggi Twitter per dare consigli e tenere aggiornati i propri clienti, un esempio, pochi giorni fa il downtime di WebhostingTalk è stato notificato proprio sull'account Twitter della compagnia. Gli esempi non mancano, se qualche tempo fa Dell dichiarava di aver raggiunto 1 milione di dollari di guadagno grazie a Twitter, nel mondo del webhosting ci sono compagnie come Hostgator che lo utilizzano con successo, così come fa Dreamhost, se provate a digitare qualche nome noto all'estero potreste trovare il suo account su Twitter.

Perchè Twitter può essere utile? Chi lavora nel mondo dell'hosting ha quasi sempre clienti che lavorano sul web, persone abituate ad utilizzare questi strumenti, se il vostro sito web principale va offline, un messaggio su Twitter può essere utile, ancora di più se la vostra intera infrastruttura sta subendo un downtime. Ma non solo per questo, come potete leggere, alcune compagnie lo utilizzano per avvisare di manutenzioni schedulate, o ancora per chiedere consigli ai propri utenti in merito al proprio business e ai propri servizi. Si tratta di un approccio molto informale che sicuramente può essere apprezzato dai clienti, e che, in qualche caso, può dar modo di aprire un canale comunicativo anche in caso di gravi problemi.
Sicuramente in Italia non vedremo a breve esperimenti simili (io mi auguro il contrario ovviamente!), ma una volta che Twitter diverrà pari a Facebook, sicuramente ci sarà qualche azienda coraggiosa anche da noi! Chi ha provato questi strumenti sa bene che lo sforzo fatto nel loro utilizzo viene ampiamente ripagato nel rapporto con i clienti e con la possibilità di guadagnare nuovi clienti!
Un ultima segnalazione: se cercate un lavoro in questo settore, Twitter può essere utile anche in questo caso, basta provare qualcosa come TwitterJobSearch!

fonte: hostingtalk
payperuse.eu

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